KAA, IL SERPENTE ANTICO, SI INSEGNA CHE E’ IMPORTANTE CONOSCERE BENE LA NOSTRA FEDE.
Cari fratellini, oggi ci fermiamo sulla figura di Kaa, il serpente antico, che collabora con Bagheera e Baloo a liberare Mowgli dai pericoli insegnandogli le parole maestre. Come sapete, le parole maestre sono una specie di formula magica: chi le conosce sa affrontare ogni pericolo.
Anche con il popolo velenoso (i cobra che custodivano il tesoro del re nascosto fra le rovine del palazzo imperiale inghiottito dalla giungla) Mowgli non corre pericolo perché sa le loro parole maestre. Quando Baloo,Bagheera o Kaa gliele insegnavano , Mowgli non finiva mai di sbuffare e di lamentarsi ma quando si trova davvero nel pericolo, il ricordare bene quelle frasi è la sua salvezza.
RACCONTO: San Giovanni Bosco, da bambino, si era impegnato ad imparare una grande serie di giochi di prestigio.(*) Con il permesso di mamma Margherita , Giovannino si era pagata l’attrezzatura per i giochi costruendo ceste di vimini (*), gabbie per animali (*), forme per far cagliare il latte e ottenere dei formaggi(*),bastoni per vanghe,pale e picconi(*).
Trovati si soldi, Giovannino impara da solo molti giochi di prestigio solo allo lo scopo di attirare i bambini vicino a sé e poi portarli alla Chiesa. La cosa gli riesce così bene che quasi tutti i bambini di Castelnuovo (piccolissimo paese del Piemonte: siamo attorno al 1825 ) vanno da lui per divertirsi. Giovannino non si tira indietro: invece che chiedere i soldi, prima di cominciare,li fa pregare con il Rosario (*) e poi dà inizio allo spettacolo. In effetti , Giovannino trionfa su tutti i punti.
Un giorno, terminato lo spettacolo, Giovannino sta raccogliendo i suoi attrezzi quando si sente afferrare per un braccio da Antonio, il suo fratellastro, che lo investe con una serie di ingiurie: secondo lui Giovannino fa il vagabondo mentre lui (Antonio) deve lavorare i campi.
Giovannino si difende come può ma,sotto la valanga di offese e botte che Antonio gli dà, crolla in un pianto dirotto. Per fortuna arriva mamma Margherita che lo consola dicendo:”Non ti avvilire Giovannino: guarda i fiori del campo:vedi,nemmeno la regina che sta a Torino veste così bene come loro. Guarda gli uccelli del cielo: trovano da mangiare come tutti, come i più grandi principi di casa Savoia. Osserva le stelle del cielo: Dio le conosce una per una: se tu gli rimani fedele, vedrai che provvederà anche a te.” – Sentendo queste parole, Giovannino si calma e continua a lavorare nel campo senza però tirarsi indietro dai giochi di prestigio così utili per attirare i bambini alla Chiesa. In seguito, sempre con enormi sacrifici,potrà finalmente entrare in seminario per diventare sacerdote, uno dei più grandi santi della storia d’ Italia.
1° DOMANDA:Mamma Margherita, dove aveva letto queste parole che hanno consolato Giovannino? (Lasciare tempo per le risposte e poi leggere il testo esatto:Vangelo di san Matteo 6,25-34).
2° DOMANDA: Voi dite che la mamma di Giovannino aveva letto questo brano nel Vangelo? NON E’ VERO! MAMMA MARGHERITA NON LE HA LETTE NEL VANGELO PERCHE’ NON SAPEVA NE’ LEGGERE NE’ SCRIVERE. Dove allora ha imparato queste parole che tanto hanno fatto del bene a lei ed a suo figlio ? Nella Messa : a forza di andarvi, pian piano le erano entrate dentro fino a divenire una vero pane quotidiano.
In conclusione : se vogliamo veramente essere delle persone che sanno le parole maestre della felicità contenute nel Vangelo, impariamo ad ascoltarle sempre con affetto o nella Messa o da soli,leggendo ogni giorno il Vangelo: può capitare di averne bisogno quando meno ce lo aspettiamo.
(*) La conoscenza di tutte queste attività si può introdurre nel programma del branco.