GUIDA : cari amici, forse non ve ne rendete conto ma siamo arrivati al giorno che segna il centro del Cristianesimo: come oggi, tanti anni fa, Gesù Cristo ha inventato il Sacerdozio e l’Eucarestia.
In questa giornata si celebra in tutte le chiese solo una Santa Messa e il celebrante ripete pari pari quello che ha fatto Gesù : dalla lavanda dei piedi alla istituzione della Eucarestia. La novità consiste nel fatto che dentro la Eucarestia noi crediamo che non ci sia soltanto un ricordo di Cristo ma Lui stesso, vivente.
I miracoli sulla eucarestia si sprecano , ce ne sono una infinità. Quello però che li accomuna tra loro è un punto incredibile : la incredulità del prete che lì dentro ci sia davvero Gesù Cristo. Sembra strano ma è così: il primo a domandarsi se questo miracolo avvenga è proprio il prete che conosce i suoi peccati e le sue debolezze. Eppure Dio gli obbedisce.
Il miracolo più famoso è quello di Bolsena, nel Lazio. Il prete boemo Padre Pietro da Praga (1263) di ritorno da Roma sta celebrando la Messa. Arrivato alla consacrazione dell’ostia comincia a non credere che Gesù prenda sul serio le sue parole “Questo è il mio corpo” e “Questo è il mio sangue”. Arriva al momento in cui si spezza l’ostia e ,davanti ai suoi occhi sbalorditi, dall’ostia cominciano a cadere gocce di sangue, tanto numerose che il corporale (un panno inamidato che copre l’altare) si macchia tutto di rosso.
Ovviamente il fatto viene risaputo e tutti vorrebbero vedere il corporale ma il Papa ordina Urbano IV oridina che lo si trasporti a Orvieto, lì vicino. Parte la prima processione del CORPUS DOMINI della storia (1264) ma il Papa esige che sopra il corporale ci sia anche una ostia consacrata normalmente da un prete: non vuole che la gente adori il panno con del sangue che potrebbe anche non essere il vero sangue di Gesù. Anche oggi il corporale si può vedere nel duomo di Orvieto, in Umbria. Tra l’ altro la facciata del Duomo, opera di Lorenzo Maitani , è detta anche la facciata più bella del mondo: è proprio uno spettacolo.
Nel giorno del Giovedì Santo , all’inizio della Messa, la liturgia prevede che il celebrante lavi i piedi a 12 persone, così come ha fatto Gesù nel Cenacolo con i 12 apostoli.
Adesso è una cerimonia quasi facile ma ai tempi di Gesù era un servizio tanto ripugnante che lo si faceva eseguire solo dagli schiavi. Eppure Gesù lo fa, per dire a tutti che il cristiano è sempre al SERVIZIO del prossimo.
Questa parola SERVIZIO dovrebbe suonare a festa nelle orecchie degli SCOUTS perchè essi sono nati dalla mente di BP (nel 1907, cento anni fa) non per fare concorrenza all’esercito ma per imparare tante cose da porre a disposizione di tutti.
Nel 2001 a Bracciano scoppiò un incendio nel bosco vicino a dove campeggiavano quasi 1000 scouts nautici. Le fiamme erano al di là della strada ma , spinte dal vento, minacciavano di arrivare anche alle tende degli scouts.
Con un miracolo di velocità, in pochissimi minuti tutti i 1000 ragazzi si trovarono sul pratone del centro scout portando con sè le bombole del gas e un sacco a pelo: il sistema di RADIOSCOUT aveva funzionato alla perfezione.I ragazzi erano in salvo ma la paura che le fiamme arrivassero al loro bosco era alta. A quel punto qualcuno di noi fu invitato ad andare sulla strada per dirottare le auto prima che si imbottigliassero pericolosamente vicino alle fiamme. Con la uniforme scout al completo (compreso il cappellone che tutti sanno riconoscere) uno scout fermò le auto in zona di sicurezza e facilitò l’arrivo dei pompieri. Grazie a Dio, tutto finì nel migliore dei modi.
Questo piccolo episodio sta a significare che la disponibilità a SERVIRE dello scout deve essere forte e completa: se uno scout è davvero tale, acquisisce tutte le competenze che può (natura, lingue, pronto soccorso, nodi, trasmissione messaggi, liturgia,orientamento ecc.) per poter dire con sincerità:SONO SEMPRE PRONTO .
ICONA : prendiamo una piccola ciotola di acqua e bagniamoci la fronte: ci ricorderà la lavanda dei piedi operata da Gesù e la capacità di servire che tutti (soprattutto gli scouts) devono saper mettere in atto. Ovviamente, facciamo bene la Comunione dopo una bella e sincera Confessione.