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CATECHESI PER I LUPETTI

La  traccia di catechesi è  incentrata  su 10 parole:
“Giungla” (=Famiglia); Akela(=L’autorità nella Chiesa);
Mamma lupa(= L’amore reciproco come legge data da Cristo); Shere Khan(=il peccato);
Baloo(=dedizione al bene comune); Legge della Giungla(=i Comandamenti);
Bagheera(=il coraggio nel testimoniare la propria Fede); Khaa(=la conoscenza della propria Fede);
Il salvataggio dalle Bandar-log(=la penitenza dei peccati);La corsa di primavera(=Il desiderio di collaborare con la Chiesa).

Giungla

  • Cari fratellini,nel libro della Giungla di Kypling troveremo tanti episodi avventurosi che vivremo  personalmente  come  se fossimo Mowgli,il bambino che viene allevato di lupi e cresce come loro.
  • Una delle cose più belle che Mowgli trova  è la GIUNGLA.  Anche se noi non siamo in India,dove si svolge tutto il racconto,facciamo finta che ci entriamo dentro:è un mondo misterioso dove tutti si trovano bene se si danno da fare per aiutare gli altri e se osservano le sue  leggi.
  • Sapete dire come si chiama quella cosa nella quale  siamo nati e che ci dona felicità se ci aiutiamo  gli uni gli altri con un amore continuo?
  • (SI LASCIA SPAZIO PERCHE’ SI INDOVINI QUAL’E’ QUESTA COSA CHE DA’ FELICITA’ SE CI SI AMA. ALLA FINE LA PAROLA E’: LA FAMIGLIA.)
  • Cari fratellini vi faccio una domanda: come si chiama  la prima famiglia che viveva così bene nell’amore reciproco da decidere di darlo a tutto il mondo?
  • (RISPOSTA DA FAR TROVARE : LA SANTISSIMA TRINITA’.)
  • Fratellini ,voi forse non ci pensavate: il Padre,il Figlio e lo Spirito Santo vivevano così tanto la gioia di volersi bene in cielo  che , ad un certo punto , hanno deciso di creare l’uomo perché potesse  gustare anche lui come è bello formare una FAMIGLIA che sia  FELICE non per i soldi ma per l’amore che c’è fra tutti.
  • Anche noi vogliamo fare la prova se è vero che si è felici nel volere il bene degli altri: ognuno di voi scrive su un foglio una cosa bella che nota nel suo vicino di destra e poi lo leggerà a voce alta. Vedrete quanta soddisfazione proverete!
  • (AL TERMINE TUTTI PIANTANO UN PIZZICO DI GRANO DENTRO UN VASO DI TERRA POSTO AL CENTRO PER RICORDARE CHE,SE SI VIVE CON L’AMORE DI DIO INSEGNATO ANCHE DALLA GIUNGLA,TUTTI CRESCONO FELICI.)
  • Canto finale:Sentiam nella foresta il cùculo cantar.

Akela

AKELA: UNA AUTORITA’ CHE CI FA LIBERI.

  • Cari fratellini, vi siete accorti che il branco del popolo libero , se rimane da solo, non combina niente? Vi è capitato di vedere alcune volte delle situazioni in cui,quando manca una autorità, non si riesce ad andare avanti?
  • (I BAMBINI SONO INVITATI A DIRE SE HANNO VISSUTO ALCUNE VOLTE IN SITUAZIONI DOVE TUTTI FACEVANO UN GRAN CHIASSO E NON SI COMBINAVA NIENTE.)
  • Anche nella Chiesa Gesù ha voluto che ci fosse uno a comandare:San Pietro. Prima di farlo papa, Gesù ha voluto però che facesse vedere se davvero lo amava e se era disposto a fare dei sacrifici per lui.
  • Lettore:”Un giorno Gesù chiese a Pietro:Mi ami tu più di costoro? -  Certo Signore, tu lo sai che io ti amo! – Allora pasci le mie pecorelle,anzi ti dico che tu sei Pietro e su questa pietra costruirò la mia chiesa . Tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierai sulla terra sarà sciolto anche in cielo”.
  • Il titolo di papa  forse gli fece piacere ma San Pietro se lo meritò con i fatti.   Quando scoppiò la persecuzione di Nerone, a Roma, nel 64 dopo Cristo,una tradizione dice che San Pietro ebbe una gran paura: scappò via per andare in un’altra città . Mentre camminava ,ad un certo punto incontrò Gesù diretto a Roma. San Pietro gli chiese:Signore,dove vai? Quo vadis Domine?”. –“ Vado a Roma a morire al tuo posto”. – “Va bene, allora torno a Roma ed affronto la persecuzione”.  – Giunto nell’Urbe,San Pietro fu catturato e condannato alla crocifissione. Il vecchio pescatore di Galilea disse però:”Mi crocifiggete come Gesù? Non merito tanta grazia.” “ Va bene – disse il suo carnefice – per te faremo una eccezione: ti crocifiggiamo con la testa in giù.”  - E così avvenne.
  • Questo racconto ci fa capire che se vogliamo aiutarci fra di noi dobbiamo sacrificarci per imparare a servirci.
  • DOMANDA: CHI C’E’ VICINO A NOI CHE HA SCELTO DI STARE A SERVIZIO DELLA GENTE   24 ORE SU 24   E  365  GIORNI ALL’ANNO? (Il parroco) CHI C’E’ VICINO A NOI CHE PREPARA OGNI VOLTA LE ATTIVITA’ DELLA TANA?(I capi)  PER RIGRAZIARLI  DICIAMO SUBITO UNA PREGHERA PER IL PARROCO  E POI MANDIAMO  UN BIGLIETTO DI AUGURI.(Si fa girare un biglietto nel quale ogni lupetto appone la sua firma o scrive un pensiero).

Mamma lupa

MAMMA LUPA : LA BELLEZZA DELL’AMORE.

  • Cari fratellini, oggi riflettiamo sulla figura di mamma lupa.
  • Come sapete,non appena Mowgli, il cucciolo d’uomo, corse il pericolo di essere divorato dalla tigre Shere Kahn (che aveva già ucciso i suoi genitori),mamma lupa andò su tutte le furie.
  • Non solo prese il cucciolo d’uomo tra i suoi figli,come se fosse uno di loro, ma si impennò in maniera terribile per spaventare Shere Kahn . Fu tale e tanta la sua furia che anche la tigre ebbe paura. Tuttavia era chiaro che ,se la tigre avesse attaccato,mamma lupa avrebbe perso.
  • Questo ci insegna che l’amore fra di noi è la cosa più bella che esista. Anche Gesù venne nel mondo solo per questo: per farci sapere quanto il Padre ci ama e per chiederci di volerci bene come Lui (Gesù) ci ha amato.
  • Per questo Gesù ha accettato di nascere in una stalla a Betlemme e di morire in croce, sul Calvario. La croce è il simbolo del più grande amore che si possa avere per un altro.
  • ESEMPIO: Nei secoli scorsi era di  moda fare i duelli  per una sciocchezza:bastava che uno non cedesse il passo ad un altro per strada che subito si metteva mano alla spada e ci si uccideva.
  • Un giorno a Firenze, attorno al 1070, avvenne uno di questi duelli. Il fratello dell’ucciso si chiamava Giovanni Gualberto.  Appena Giovanni Gualberto seppe della morte del fratello, saltò a cavallo per trafiggere  l’uccisore. Corri e corri, finalmente l’assassino si rifugiò in una strada dove non c’era via di uscita.Ormai la sua sorte era segnata:Giovanni Gualberto era pronto per ucciderlo e così  vendicare il fratello morto. (Come se,compiuta la vendetta,quell’uomo fosse tornato in vita!)
  • Vistosi perduto,  l’assassino si appoggiò al muro oltre il quale non c’era via di uscita e istintivamente aprì le braccia a forma di croce. Vedendo quel segno Giovanni Gualberto si fermò perplesso: non solo non si vendicò ma si convertì a andò a fondare un monastero a Vallombrosa, nelle vicinanze di Firenze.Ora è San Giovanni Gualberto.
  • Come vedete, l’amore che mamma lupa ha dimostrato per Mowgli è insegnato  bene da Gesù in croce che per primo ha perdonato i suoi uccisori.

10)  DOMANDA: IN QUALE MOMENTO NOI CI INCONTRIAMO CON GESU’ CHE MUORE E RISORGE?  COSA POSSIAMO FARE PER VIVERE MEGLIO QUESTO MOMENTO E COSI’ DIVENTARE ANCORA PIU’ CAPACI DI AMARE  TUTTI COME HA FATTO MAMMA LUPA? (Assieme ai lupetti cercare nuove motivazioni alla Santa Messa in vista di un rilancio della stessa. Fare capire  che è molto facile sostenere l’importanza del Crocefisso; è  molto meno scontato che i difensori poi ne traggano le logiche conseguenze avvicinandosi  ai Sacramenti della Eucarestia e della Confessione ).

Shere Khan

LA BRUTTEZZA DEL PECCATO :SHERE KAHN,LA TIGRE.

  • Cari fratellini , oggi riflettiamo sulla figura della tigre cattiva SHERE KAHN. Essa non è cattiva perché divora le prede per mangiare ma perché uccide per uccidere, per il solo gusto di far soffrire.
  • La cosa può sembrare strana ma è molto più vicina a noi di quanto possiamo immaginare. Infatti nel primo libro della Bibbia (la Gènesi) si racconta che, dopo la disobbedienza a Dio compiuta da Adamo ed Eva , anche i lori figli si ribellarono ai genitori che si erano ribellati a Dio.
  • Caino ed Abele erano due dei molti  uomini che  già popolavano la terra. Abele offriva a Dio delle cose buone e così faceva davvero un sacrificio; Caino invece voleva far credere a tutti che era devoto a Dio facendo anche lui dei sacrifici ma in realtà offriva solo materiale inutile o andato a male.
  • Dio rimproverò Caino per  questa falsità ma lui non ne volle sapere di convertirsi anzi, chiamato suo fratello Abele in una grotta, lo  massacrò con un bastone.
  • Dopo aver ucciso suo fratello, Caino uscì fuori credendo che nessuno si fosse accorto di nulla ma improvvisamente una voce dal cielo lo fermò: “Caino , dov’è tuo fratello Abele?”  “Sono forse il custode di mio fratello?”,rispose arrogantemente Caino.  “ Il sangue di tuo fratello grida vendetta a me – disse Dio- ma ti assicuro che nessun altro resterà senza castigo se uccide te. Anzi,vieni qui:ti faccio un segno indelebile sulla fronte affinché tutti sappiano che hai ucciso per cattiveria.Ma se uno ucciderà te, io lo castigherò sette volte tanto”.
  • E così Caino è il simbolo di tutti coloro che fanno il male per il gusto di farlo, come Shere Kahn, la tigre.
  • Ma anche noi, fratellini, possiamo coltivare dentro il cuore dei germogli cattivi come quelli di Caino e Shere Kahn. Cerchiamoli e scriviamoli su questo foglio attaccato alla parete,senza dire i nomi  ma solo i fatti. (Su un foglio attaccato alla parete si trascrivono i segnali di cattiveria che possono essere già presenti nel branco. Per non mettere in imbarazzo nessuno, si dà un foglietto a ciascuno e si invita a scrivere il virus  del male  che, a parere dei L/C , può essere già presente in tana. Alla fine si recita l’atto di dolore e si prepara  l’accesso ad una bella Confessione).    

Baloo

BALOO:L’ORSO SAGGIO MAESTRO DELLA LEGGE E DELLA GIOIA.

  • Nel Libro della Giungla uno dei personaggi più simpatici è Baloo,l’orso saggio,maestro della Legge  e della gioia di vivere.
  • Nel branco questo ruolo di solito lo interpreta il parroco o il suo cappellano o un capo che si prepara apposta. Oggi ci fermiamo solo sul parroco ,non perché non ci piacciano gli altri ma perché dovunque tu vada trovi sempre una parrocchia sulla quale fare conto.
  • RACCONTO: C’era una volta un branco di lupetti che avevano voglia di fare i matti. Si erano messi in testa di arrivare ad un rifugio in montagna prima di sera. La cosa sembrava facile perché la distanza non era eccessiva ma – come al solito – accadde un  imprevisto: una sorellina si fece male ad una caviglia e si dovette perdere molto tempo per fasciarla.
  • Così facendo non ci si era accorti che il tempo stava peggiorando : dopo una prima pioggia, una tremenda tempesta di neve si era abbattuta sul povero branco di lupetti scout. Ormai non si poteva tornare indietro: il posto più vicino era solo il rifugio ma…come tutti i rifugi,di questo nemmeno l’ombra!
  • Ormai i lupetti erano allo stremo delle forze, i cuccioli piagnucolavano ululando più o meno forte quando….un grido:Guardate: lassù c’è una luce!
  • Era vero: dalla foschia era emersa una luce forte e sicura: era la croce che sovrastava un campanile. Detto fatto: i lupetti ,come un’orda famelica che vede la preda , si avventarono verso la chiesa sapendo che in essa c’era la salvezza.
  • Le  cose non furono tanto  facili: era passata mezzanotte, il parroco era andato a dormire , il suo cane lupo abbaiava rabbiosamente dietro la porta di ingresso sulla quale picchiavano disperatamente i lupetti. Tutto sembrava perso quando..
  • In una camera al piano superiore si accende una luce:il parroco si affaccia alla finestra e , in mezzo alla tormenta, viene a sapere di che si tratta. Passano pochi interminabili minuti  e finalmente la porta della canonica si apre.  Entrare dentro,avvinghiarsi ai termosifoni ancora caldi e distendere le stanche membra davanti al fuoco  è un tutt’uno. La brava perpetua ,alzatasi anch’essa, prepara una bellissima tazza di the bollente, il parroco si prodiga per trovare coperte e materassi per tutta quella marea di profughi e finalmente, verso le tre di notte, un sonno profondo avvolge di nuovo la casa canonica. Intanto, fuori, la neve non si ferma.
  • Il giorno dopo i lupetti, asciutti  e rinfrancati, puliscono il giardino  del parroco a suon di palate. Una allegria immensa li ha presi: sanno che dovunque andranno, se resteranno fedeli a Gesù ed alla loro promessa scout, troveranno sempre dei fratelli pronti ad accoglierli.La Chiesa Cattolica ha sempre appoggiato la associazione AGESCI  anche se  non ha mai negato l’aiuto a tutti. Baloo, l’orso saggio impersonato dal sacerdote, è il simbolo di una amicizia che dura nel tempo e non abbandona mai.
  • DOMANDA: COME POSSIAMO MANIFESTARE RICONOSCENZA ALLA PARROCCHIA CHE CI OSPITA?   QUANDO VIENE BALOO POSSIAMO CERCARE DI STARE  PIU’ ATTENTI ANCHE PER DIMOSTRARE CHE SIAMO UN PO’  MIGLIORI  DAGLI ALTRI BAMBINI ?

La Legge della giungla

LA LEGGE DELLA GIUNGLA CI RICORDA I DIECI COMANDAMENTI.

  • Cari fratellini, come già sapete, nella giungla tutti hanno una legge sotto la quale vivono felici. Ognuno sa che l’altro la osserverà e che quindi non ci sarà la cattiveria: una gazzella può pascolare tranquillamente vicino al leone perché sa che egli ha mangiato abbastanza e non la disturberà.
  • Se ricordate, il primo che ha disobbedito a Dio introducendo nel mondo la superbia è stato Adamo. Ma poi anche Caino ha disobbedito a Dio ed ucciso Abele. Passato un po’ di tempo gli uomini peggiorarono ancora ed allora arrivò il diluvio universale dal  quale si salvò Noè e gli animali che entrarono nella sua arca. Vennero poi Isacco, Giacobbe e, dopo di loro,il grande Mosè.
  • Era accaduto questo: gli Ebrei erano entrati in Egitto a seguito di una tremenda carestia ma poi, passati molti anni,vennero in odio agli Egiziani che li costrinsero a fare terribili sacrifici come schiavi. Tutto sembrava volgere al peggio quando un giorno Mosè accettò da Dio l’incarico di andare a liberare il suo popolo.
  • Presentatosi al faraone,Mosè chiese la libertà ma al suo rifiuto, fece cadere sugli egiziani una serie di dieci piaghe: dieci castighi per  convincere i cattivi padroni a liberare i poveri schiavi.
  • Finalmente, dopo la piaga della morte dei primogeniti e il passaggio miracoloso del Mar Rosso, gli Ebrei poterono entrare nel deserto del Sìnai liberi da ogni paura di essere uccisi.
  • Giunti però nel deserto, gli Ebrei si accorsero che adesso c’erano delle catene ancora più resistenti di quelle di ferro: il peccato. Bastava che uno volesse fare di testa sua e poteva rubare,offendere,uccidere,dire bugie ecc..
  • Fu allora che Mosè chiese a Dio l’ultimo favore:”Ti prego, facci sapere chiaramente cosa è bene e cosa è male;ciò che è gradito a te e ciò che è peccato.”   Salito sol Monte Sìnai Dio diede a Mosè i 10 Comandamenti che sono diventati  da allora una legge uguale per tutti. Da quel momento in poi nessuno può dire che non conosce la legge della felicità e della libertà.
  • Impariamoli a memoria:
    “Io sono il Signore Dio tuo:
    • 1°- Non avrai altro Dio fuori di  me;
    • 2°-Non nominare il nome di Dio invano;
    • 3°-Ricordati di santificare le feste;
    • 4°- Onora il padre e la madre;
    • 5°-Non uccidere;
    • 6°-Non commettere atti impuri;
    • 7°-Non rubare;
    • 8°-Non dire falsa testimonianza;
    • 9°-Non desiderare la donna d’altri;
    • 10°- Non desiderare la roba d’altri.”
  • Appena saremo in grado di farlo, scriveremo i dieci Comandamenti accanto ai dieci punti della Legge Scout: sono le dieci regole che il fondatore, il generale inglese Robert Baden Powell ha dettato per tutti gli scouts del mondo.

Bagheera

BAGHEERA , LA PANTERA NERA, CI INSEGNA IL CORAGGIO NELLA FEDE.

  • Cari fratellini, oggi ci fermiamo ad ammirare Bagheera, la pantera nera.Essa si fa notare perché si offre a difendere Mowgli, il cucciolo d’uomo,ogni volta che c’è bisogno. Pur non appartenendo alla famiglia dei lupi, pur potendo dire che la salvezza di Mowgli era un problema privato  di Akela e mamma lupa, Bagheera  non si tira mai indietro dal pericolo e dalla fatica: il suo più grande desiderio è che Mowgli impari questa lezione del sacrificio.
  • Nello scautismo è normale che non si abbia paura dei sacrifici perché noi,pur potendo trovare i soldi, non andiamo mai in alberghi lussuosi,in zone dove ci sono tutte le comodità: noi indossiamo una uniforme e con essa facciamo sapere a tutti che vogliamo cambiare il mondo stando dalla parte di Gesù, senza paura delle scomodità e delle prese in giro.
  • In altre parole,noi scout vogliamo crescere coraggiosi, come Bagheera la pantera nera del Libro della Giungla di Kypling  ma soprattutto come Gesù e tanti suoi amici:i Santi.
  • RACCONTO: In una città d’Italia  viveva una volta una ragazza nome Chiara. Andava bene a scuola  e si faceva amare da tutti, professori e alunni. Un giorno però arrivò un professore che avrebbe fatto scuola per tutto l’anno nella classe dove era Chiara.
  • Questo professore era molto bravo ma aveva una caratteristica: non poteva sopportare la religione cristiana. Ogni volta che poteva dava battute cattive e pesanti sulla religione di  Gesù e su coloro che andavano in chiesa. Tutti gli alunni stavano zitti quando sentivano le battute malevole sulla religione: nessuno si sentiva di dargli contro per paura che li prendesse di mira e li bocciasse.
  • Tutti tacevano eccetto …Chiara. Ogni volta che il professore offendeva la religione cristiana, Chiara alzava la mano e ribatteva duramente alle battute del professore. I compagni di scuola cominciarono a fermare Chiara  nei corridoi:“Chiara,sta’ zitta, per favore. La tua famiglia è povera: se il professore ti boccia e tu devi ripetere l’anno non hai i soldi per pagarti i libri.Fa’ finta di niente!”   “No, amici:non posso tacere.Quel professore approfitta della autorità che ha per attaccare la religione ma io non starò zitta,costi quel che costi”.
  • Arriva la fine dell’anno: i battibecchi fra Chiara ed il professore non hanno mai avuto un attimo di tregua.  Chiara va a leggere i tabelloni con i voti: c’è un solo dieci in tutta la classe. E’ il suo. Guarda la materia: è quella dove insegnava il professore che offendeva la religione!
  • Come vedete, cari fratellini, questo episodio (veramente accaduto) ci insegna che non dobbiamo avere paura di farci vedere che andiamo in Chiesa anche quando è fatica e che andiamo nel bosco anche quando il tempo non è favorevole.
  • Bagheera ci insegna quello che ha detto Gesù:”Non vergognatevi di me davanti agli uomini altrimenti anche io mi vergognerò di voi quando apparirete davanti al Padre mio.  Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo:temete piuttosto coloro che possono uccidere sia l’anima che il corpo portandovi nell’Inferno.”

Kaa

KAA, IL SERPENTE ANTICO, SI INSEGNA CHE E’ IMPORTANTE CONOSCERE BENE LA NOSTRA FEDE.

  • Cari fratellini, oggi  ci fermiamo sulla figura di Kaa, il serpente antico, che collabora con Bagheera e Baloo a liberare Mowgli dai pericoli insegnandogli le parole maestre.  Come sapete, le parole maestre sono una specie di formula magica: chi le conosce sa affrontare ogni pericolo.
  • Anche con il popolo velenoso (i cobra che custodivano il tesoro del re nascosto fra le rovine del palazzo imperiale inghiottito dalla giungla) Mowgli non corre pericolo perché sa le loro parole maestre. Quando Baloo,Bagheera o Kaa gliele insegnavano , Mowgli non finiva mai di sbuffare e di lamentarsi ma quando si trova davvero nel pericolo, il ricordare bene quelle frasi è la sua salvezza.
  • RACCONTO: San Giovanni Bosco, da bambino, si era impegnato ad imparare una grande serie di giochi di prestigio.(*) Con il permesso di mamma Margherita , Giovannino si era pagata l’attrezzatura per i giochi costruendo ceste di vimini (*), gabbie per animali (*), forme per far cagliare il latte e ottenere dei formaggi(*),bastoni per vanghe,pale e picconi(*).
  • Trovati si soldi, Giovannino impara da solo molti giochi di prestigio solo allo lo scopo di attirare i bambini vicino a sé e poi portarli alla Chiesa. La cosa gli riesce così bene che quasi tutti i bambini di Castelnuovo (piccolissimo paese del Piemonte: siamo attorno al  1825 ) vanno da lui  per divertirsi. Giovannino non si tira indietro: invece che chiedere i soldi, prima di cominciare,li fa pregare con il Rosario (*) e poi dà inizio allo spettacolo.  In effetti , Giovannino trionfa su tutti i punti.
  • Un giorno, terminato lo spettacolo, Giovannino sta raccogliendo i suoi attrezzi quando si sente afferrare per un braccio da Antonio, il suo fratellastro, che lo investe con una serie di ingiurie:  secondo lui  Giovannino fa il vagabondo mentre lui (Antonio) deve lavorare i campi.
  • Giovannino si difende come può ma,sotto la valanga di offese e botte che Antonio gli dà, crolla in un pianto dirotto. Per fortuna arriva mamma Margherita che lo consola dicendo:”Non ti avvilire Giovannino: guarda i fiori del campo:vedi,nemmeno la regina che sta a Torino veste così bene come loro. Guarda gli uccelli del cielo: trovano da mangiare come tutti, come i più grandi principi di casa  Savoia. Osserva le stelle del cielo: Dio le conosce una per una: se tu gli rimani fedele, vedrai che provvederà anche a te.” – Sentendo queste parole, Giovannino si calma e continua a lavorare nel campo senza però tirarsi indietro dai giochi di prestigio così utili per attirare i bambini alla Chiesa. In seguito, sempre con enormi sacrifici,potrà finalmente entrare in seminario per  diventare sacerdote, uno dei più grandi santi della storia d’ Italia.
  • 1° DOMANDA:Mamma Margherita, dove aveva letto queste parole che hanno consolato Giovannino? (Lasciare tempo per le risposte e poi leggere il testo esatto:Vangelo di san Matteo 6,25-34).  
  • 2° DOMANDA: Voi dite che la mamma di Giovannino aveva letto questo brano nel Vangelo?  NON E’ VERO! MAMMA MARGHERITA NON LE HA LETTE NEL VANGELO PERCHE’ NON  SAPEVA NE’ LEGGERE NE’ SCRIVERE. Dove allora ha imparato queste parole che tanto hanno fatto del bene a lei ed a suo figlio ?  Nella Messa : a forza di andarvi, pian piano le  erano entrate dentro fino a divenire una vero pane quotidiano.
  • In conclusione : se vogliamo veramente essere delle persone che sanno le parole maestre della felicità contenute nel  Vangelo, impariamo ad ascoltarle sempre con affetto o nella Messa o da soli,leggendo ogni giorno il Vangelo: può capitare di averne bisogno quando meno ce lo aspettiamo.
    (*) La conoscenza di tutte queste attività si può introdurre nel programma del  branco.

Il salvataggio di Mowgli

IL SALVATAGGIO DI MOWGLI DALLE BANDAHR LOG,LE SCIMMIE.

  • Cari fratellini, oggi commentiamo l’episodio del libro della Giungla di Kypling nel quale si narra il salvataggio di Mowgli dalle Bandahr Log.
  • Come sapete, Mowgli disobbedisce ai suoi insegnanti e si mette a parlare con le Bandahr Log , le scimmie.
  • Questa popolazione della giungla è speciale perché vive di fatto senza una legge: ne cambiano una tutti i giorni,si danno una regola e poi la  smettono subito, ai loro capi danno seguito per un po’ e poi cambiano idea subito. In pratica, sono una disperazione per tutti  perché  non si sa mai cosa combineranno dall’oggi al domani.
  • Mowgli dà retta a questo popolo , si mette stupidamente a chiacchierare con loro e poi viene rapito fino alle rovine del tempio abbandonato nella giungla. Appena arrivato si accorge in quale guaio si è andato a cacciare: per fortuna Bagheera, Baloo e Kaa lo liberano. Il merito principale è di Kaa perché , secondo una regola trasmessa di padre in figlio: “Ognuno nella giungla ha la sua paura”, cioè per ogni abitante della giungla c’è un nemico da cui fuggire. Per le scimmie il nemico mortale è il serpente.
  • RACCONTO:Nella Bibbia si legge che anche il popolo ebreo era sempre pronto a cambiare idea: bastava che le cose andassero bene per un po’ e subito si precipitavano a seguire gli dei falsi e bugiardi, dei Moloch capaci di chiedere anche la morte dei bambini.
  • Un giorno gli Ebrei, spinti dalla solita smania di cambiare , vanno dal profeta Samuele chiedendo di avere un re anche loro:”Tutti i popoli vicini hanno un re : – dicono a Samuele – trova un re anche per noi.   “Voi non sapete cosa chiedete: – risponde il profeta –  badate bene  che dopo averlo messo sul trono non riuscirete più a tirarlo giù?” – “E’ lo stesso: lo vogliamo ugualmente!”  –  Alla fine, pur di farli stare zitti, Samuele consacra re Saul, un grande guerriero.
  • Saul dapprima è buono ma poi, pian piano, prende gusto a fare il prepotente e si caccia nei guai.  Appena  se ne accorgono , i Filistei ne approfittano per invadere Israele: questa volta, insieme all’esercito, hanno un campione in più : il gigante Golìa.
  • Quando lo vedono da lontano, gli Ebrei capiscono che le cose si mettono male. Saul che prima faceva tanto lo spaccone ha paura e nessuno osa sfidare il gigante. Solo Davide, il pastorello buono e puro, si offre per il duello perchè sa che Dio  deve aiutare chi soffre. Guidato da Dio, Davide mette a frutto una delle doti che aveva affinato facendo il pastorello e vince il gigante Golia con un colpo di fionda.  Poco dopo deve fuggire nel deserto perché il re Saul, preso dalla gelosia, lo vuole uccidere. Ma alla fine è Davide che  ha la meglio e diventa re di Israele.
  • Anche noi dobbiamo imparare a controllare i nostri capricci e darci l’ordine di essere fedeli agli impegni che prendiamo :altrimenti andiamo a finire male come le Bandahr Log e gli Ebrei che si allontanavano da Dio ad ogni soffio di vento.
  • Diamoci ora alcune regole alle quali vogliamo imparare a sottostare : Quanto tempo vogliamo dedicare davvero alla preghiera in sede e in casa? Come vogliamo che sia il nostro comportamento durante la Messa?  Ogni quanto vogliamo celebrare bene la Confessione?

La Corsa di Primavera

LA CORSA DI PRIMAVERA: LA COLLABORAZIONE CON LA CHIESA

  • Cari fratellini, è bene che sappiate come finirà la storia di Mowgli:tornerà giustamente al mondo da cui proviene, gli uomini. Ovvero: si impegnerà ad insegnare  ai suoi veri fratelli tutte le cose che ha imparato nella giungla .
  • In un primo momento Mowgli si troverà spaesato ma poi capirà che non si può vivere in eterno mangiando e bevendo senza fare fatica prendendo dagli alberi i frutti maturi : in un modo o in un altro dovrà trovare un lavoro anche se monotono e imparare a cercare un modo su come fare per lasciare il mondo un po’ più buono.
  • RACCONTO:A questo punto ci serve proprio l’esempio del fondatore dello scautismo:Baden Powell.  Rientrato in patria dopo la grande vittoria di Mafeking, in Sudafrica, BP si accorge che deve fare qualcosa per insegnare ai ragazzi della Inghilterra come fare per crescere buoni. Scrive il libro “Scautismo per ragazzi” e poi si butta con tutte le forze per insegnare lo scautismo con i fatti.
  • Questa sua seconda vita con i ragazzi (la prima vita era stata quella nell’esercito) durerà dal 1907 al 1941 : ben 34 anni di servizio costante per fare in modo che lo scautismo si affermi nel mondo come la associazione più grande e pacifica che ci sia.
  • Anche noi siamo chiamati a collaborare con la nostra Chiesa parrocchiale: è vero che spesso la Messa , il catechismo e le attività dell’oratorio sono  noiose e ripetitive  ma noi scout non siamo come gli altri che si stancano subito e   cambiano idea ogni cinque minuti.
  • Prendiamo solennemente l’impegno di collaborare con la parrocchia dove siamo o dove vi mandiamo: ogni parroco che vi incontra ci deve fermare per strada per ringraziarci di avergli mandato dei collaboratori come voi. Solo così potremo dire anche noi di aver imitato BP che , al termine della sua lunga esistenza, poteva dire di aver vissuto una vita felice perché non si è mai fermato sulla strada del bene.
  • Come impegno prendiamo quello di  mettere per scritto le cose che vogliamo fare per aiutare la parrocchia ad andare meglio. Poi consegneremo questo documento al parroco.

Vedi anche


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